mercoledì 31 gennaio 2007

A Roma

Come spesso mi succede quando finisco le mie lezioni mattutine, consapevolmente allungo il mio tragitto di ritorno verso casa, abbandonandomi a lunghe passeggiate attraverso Villa Borghese, per proseguire verso il centro storico.
In genere mi fermo al Pincio, la "terrazza di Roma", per fumare la mia "meritata" sigaretta.
Come oggi... e, come sempre, la stessa maledetta sensazione: dopo tanti anni questa città ha ancora la capacità di stupirmi.
Il panorama, i colli, le cupole, i Palazzi, il gioiello del mondo che è San Pietro, quel cielo abbagliante, quel clima frizzante, quella vegetazione rigogliosa e viva, quel suono cupo, sereno e pulsante mi appagano il Cuore...mi rasserenano lo Spirito...mi alleviano la Mente...
Certo...Roma non ha il respiro internazionale di metropoli come New York, Londra, Parigi, non detta tendenze e avanguardie, risente della cultura anacronistica del Vaticano, somma in sè tutti i vizi tipicamente italiani, soffre di ogni nevrosi urbana, ma tutto questo nulla può contro l'Arte, la Natura, la Memoria, la Tradizione che sento in questa città.
Finchè continuerò a meravigliarmi del tuo panorama, non ti lascerò...

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