mercoledì 31 ottobre 2007

Comunicazioni di servizio...

1) Purtroppo sono costretto a mettere in evidenza cose che ho già avuto modo di scrivere altrove: il mio blog ultimamente è oggetto delle incursioni di un utente ferrandinese che, muovendo da motivazioni pseudo-politiche, trova il modo di attaccare un mio amico e la sua famiglia. Per questo, mio malgrado, sono stato costretto a inserire la moderazione dei commenti.
Voglio ripetere che questo è il mio diario personale, aperto a tutti, in cui non mi scelgo gli interlocutori, ma nello stesso tempo non è una community e non è un forum a cui accedere previa registrazione, come accade in altri siti. La mia dunque non è, e non può essere, un'odiosa censura mirata ma è solo la censura di un comportamento che va contro i miei principi di lealtà, onestà ed educazione.
Io ho fondati motivi per credere che questi episodi che si verificano sono anche una sorta di tranello-provocazione nei miei confronti, retaggio di una vecchia polemica. Se si dovessero verificare ancora sono pronto ad andare fino in fondo alla questione rivolgendomi, se è il caso, anche alla autorità competenti. Così dopo ci divertiamo un pò...

2) Parto. Da tempo ho programmato questo lungo ponte di inizio novembre. Genova, Torino, amici... Di mezzo c'è anche lo spazio per la realizzazione di un sogno: vedere allo stadio Juventus-Inter. Stacco: dalla solita routine, dalle lezioni di scienza delle costruzioni, dai problemi di questa Italia schifosa, dagli infami, dalle solitudini vecchie e nuove... "Fottetevi!"

martedì 30 ottobre 2007

Quando cade questo governo vergognoso?

Io non vorrei caricare troppo il mio blog di post politici. Purtroppo il mio spazio sta perdendo quella dimensione intimista degli inizi. Ma la realtà che ci circonda è quella che è, e quando è troppo è troppo!
E' di poco fa la notiza che la commissione d'inchiesta sui fatti del G8 di Genova è saltata perchè i partiti di Mastella e Di Pietro (o meglio, più che partiti, le corti impresentabili di due personaggi ridicoli) non hanno rispettato i patti e hanno votato ancora una volta con il centrodestra, naturalmente esultante.
Il programma dell'Unione è stato nuovamente disatteso in uno dei suoi punti più emblematici ed identitari.

Io, a questo punto, dico che è una vergogna per tutti continuare così. Io voglio che il mio partito esca immediatamente dalla maggioranza e metta ufficialmente in crisi questo governo di disperati. Perchè continuare a starci? Quali dovrebbero essere le differenze sostanziali fra un governo di centrodestra e uno di centrosinistra? Perchè io dovrei appoggiare ancora persone che non rispettano quello che dicono?

lunedì 29 ottobre 2007

Il presidente campesino in un'Italia "distratta"

Ho visto, nell'aula magna della mia università, piena di giovani, il compañero Evo Morales, il Presidente indio della Bolivia, il candidato al Nobel della pace.
Ho provato per un attimo l'emozione del passaggio della Storia.
Ho cercato di capire le sue parole in uno spagnolo che mi sembrava semplice e allegro, in un'atmosfera attenta e rispettosa. Mi sono ritrovato senza cuffie, ma quello che ho ascoltato è stato un linguaggio universale che non ha bisogno di traduzioni: ha parlato di risorse naturali da difendere dalle leggi del profitto, di giustizia sociale, di diritti per gli ultimi, di beni pubblici da salvaguardare, di rivoluzioni democratiche che, per essere tali, hanno bisogno della coscienza dei popoli, delle lotte di emancipazione dell'America Latina, ha parlato del suo popolo, della sua terra, degli sforzi del suo governo...
E' grave (come ricordava Gianni Minà presente all'incontro) che nessun canale della televisione pubblica si sia occupato della visita di un capo di Stato così particolare nell'istituzione culturale più grande del nostro Paese.
E' il solito discorso: torni soddisfatto a casa, dopo due ore memorabili, ceni, accendi la tv e ti ritrovi il Porta a Porta dedicato all'Italia che balla, l'approfondimento del Tg2 sulla depressione di Loredana Bertè, il prete innamorato a Matrix, la polemicuccia democratica sulle donne in politica del Tg3. Per fortuna c'è la Storia siamo noi di Minoli, parlano della battaglia di Stalingrado: lì, non sono passati...

domenica 28 ottobre 2007

Beppe Grillo vaffanculo!

Beppe Grillo ha stabilito il giorno e i contenuti del prossimo V-Day: sarà sull’informazione per chiedere di eliminare i finanziamenti pubblici all’editoria e di abolire l’albo dei giornalisti; si terrà il 25 aprile 2008.
Io non voglio entrare nel merito di questi problemi che non conosco fino in fondo ma che certo non si risolvono con un vaffanculo in piazza.
Quello che mi fa incazzare è naturalmente il giorno scelto: il 25 aprile. Per me (uso una parola forte) è una profanazione. Quella è una data storica, simbolica, significativa per la memoria della Repubblica Italiana.
Pensare che un ex-comico con i suoi deliri maniacali di onnipotenza si appropri di questa data e ne modifichi il significato a piacimento suo e dei suoi adepti mi fa rabbrividire.
E' evidente che quel giorno il vero significato della Festa della Liberazione passerà in secondo piano e ciò, in un periodo di pericoloso revisionismo storico, con una scuola che non educa e una politica che dimentica, è un fatto grave.
Sono troppo conservatore? Poco innovatore? Troppo ideologico? Non mi interessa! Quella data è sacra e non si dovrebbe toccare nemmeno per scherzo!

venerdì 26 ottobre 2007

Pietro 2.0

Con le mie recenti iscrizioni ad aNobii e a MySpace ho praticamente concluso il mio ingresso, cauto e graduale, nelle principali piattaforme e servizi del web 2.0 (come si può vedere anche dal widget nella colonna a destra).
Il Pietro 2.0, insomma, c'è, va bene, è in continuo costante aggiornamento...
E' il Pietro 0.0, quello reale, che avrebbe bisogno di qualche approfondita revisione...
O in fondo sono la stessa persona?

mercoledì 24 ottobre 2007

Pessimismo dell'intelligenza

E' difficile essere di sinistra. E' ancora più difficile essere comunista nel 2007.
Con la crisi delle ideologie, in una società senza valori, in un mondo in cui il pensiero unico è largamente dominante, provare a spiegare che esistono uomini che ancora credono e si battono per un'idea antica di giustizia sociale e umana sembra eresia.
Tutti stanno lì a prenderti le misure, a giudicare il tuo stile di vita, a valutare con il bilancino il tuo grado di coerenza, ad accusarti di anacronismo, di fanatismo, tutti nel loro dorato individualismo a spiegarti che non sei moderno, che devi arrenderti, tutti con le formule giuste in mano a farti vedere come si fa, salvo poi scaricare le colpe per una soluzione che non arriva mai, tutti che compatiscono i tuoi sogni. Nei loro discorsi da sedicenti uomini liberi in fondo non conti perchè di mezzo c'è l'ideologia e l'ideologia, oggi, fa paura.
Puoi provare a spiegarti, a farti capire, ad offrire la pazienza dei ragionamenti ma non serve: il pre-giudizio politico prende il sopravvento e sei condannato in eterno ad un'etichetta che ti esclude dal loro mondo di benpensanti, un mondo che in realtà poi va a rotoli.
E' speranza o rimpianto sapere che non è stato sempre così e che le ideologie hanno avuto la forza di cambiare la storia degli uomini?

domenica 21 ottobre 2007

Sinistra Pride

E' stata una grande manifestazione. Colorata, allegra, tranquilla, orgogliosa. C'è un popolo di sinistra che è forte e che conta molto più di quello che il sistema mediatico lascia credere. Ieri ha sfilato gente che guarda il mondo con un'altra prospettiva, che mette il lavoro al centro delle proprie preoccupazioni, che fa del lavoro sicuro e stabile la propria battaglia. E poi ci sono il pacifismo, l'antiproibizionismo, l'antifascismo, l'ambientalismo, i diritti civili...
Questa gente cerca, ora, rappresentanza politica adeguata, è la base di un grande partito di massa di Sinistra che deve essere costruito e con cui gli altri, se vogliono cambiare davvero l'Italia, dovranno fare i conti...

giovedì 18 ottobre 2007

Sabato rosso

Finalmente, dopo i vaffanculo demagogici di Grillo, il referendum impacchettato dei lavoratori sindacalizzati, l'orgoglio post-neofascista di Alleanza Nazionale, la sbornia mediatica rigorosamente analcolica del Partito Democratico, sta arrivando anche il mio turno.
Sabato c'è, a Roma, la manifestazione della Sinistra, quella vera, dura, coerente... quella che chiamano radicale, che fa paura ai loro giochi di potere, che disturba il manovratore, quella che non riusciranno mai a zittire.
Io aderisco all'appello lanciato dai tre giornali della sinistra e vado a manifestare con piena convinzione.
Perchè?
Partecipo a questa manifestazione non da iscritto a Rifondazione, quale sono, ma da semplice cittadino deluso (dopo un anno e mezzo di modesti risultati) da questo governo di centrosinistra.
Manifesto perchè voglio che il governo rispetti il programma che ha presentato agli elettori; perchè voglio vedere superata la legge 30; perchè voglio che vengano estesi i diritti civili senza nessun tipo di esitazione; perchè voglio un Paese senza nuove basi militari; perchè voglio una nuova riforma dell'immigrazione, una nuova politica antiproibizionista, una nuova riforma del sistema dell'informazione, della scuola, dell'università...
Manifesto perchè voglio cose di sinistra che non vedo; voglio vedere il mio Paese rivoltato come un calzino.
Manifesto perchè voglio che la mia parte politica faccia sentire tutto il suo peso, la sua influenza, la sua spinta; voglio che il governo senta il nostro fiato sul collo.
Manifesto perchè tutti sappiano che contiamo più dei ricatti di quattro vecchi marpioni come Dini e Mastella e delle loro clientele.
Manifesto perchè reclamo una nuova rappresentanza politica: una Sinistra forte, unita e plurale che superi gli attuali partiti. Anche il mio.

mercoledì 17 ottobre 2007

Il capitano

Ho amato Roberto Baggio, ho amato Zinedine Zidane...
Alessandro Del Piero però ha una cosa in più che gli altri non hanno mai avuto, nonostante le loro splendide carriere: è un uomo intelligente che ha voluto e saputo assumersi la responsabilità, l'onore e l'onere di essere la bandiera della squadra più amata e più odiata d'Italia.
Sono contento che un personaggio come lui continui ad essere ancora e, per sempre, il simbolo della squadra per cui faccio il tifo fin da bambino.
E' strano fare certi discorsi su un mondo così contestato, gonfiato, distante, polemico, affaristico come quello del calcio professionistico ma credo, come sempre, che bisogna sforzarsi di cercare il buono ovunque.
E quella di Alessandro Del Piero è una bella storia di sport.

lunedì 15 ottobre 2007

Blog Action Day

Dopo essermi tinto di rosso per la Birmania, oggi mi tingo di verde per il Blog Action Day sull'ambiente. Una giornata di mobilitazione in cui tutti i bloggers che aderiscono all'iniziativa devono trattare la problematica ambientale in maniera possibilmente adeguata allo stile del proprio blog.
Ecco quindi che io, cercando di unire in maniera diretta e semplice, come spesso mi è capitato, musica, video, tecnologia, contenuti, ho deciso di mettere in evidenza la canzone di uno dei miei gruppi musicali preferiti, la Bandabardò.
Il brano si chiama Lo sciopero del sole, una riflessione amara sul fatto che spesso "industria e vanità sono più importanti dell'aria che respiriamo".
Di seguito trovate il testo e un video pescato su YouTube.

Un giorno venne il sole e disse:
"E così sia! Se proprio non mi volete allora me ne vado via!
Non vi chiedevo tanto,
nè croci, nè altare
ma nemmeno un mondo in cui non posso respirare!"

E tutti gli risposero:
"No, ti prego, non te ne andare!
Senza di te, sai,
non possiamo più abbronzare
e diventare belli con creme da spalmare
dimenticando tutto
in un estate al mare."

Gli offrirono dei soldi
ma non ci fu niente da fare
il sole fece quattro passi
e smise di brillare!

Ma l'uomo del miracolo, dalla televisione,
entrò in tutte le case, stravolto d'emozione:
"Ci ho già pensato io" disse
"È una grande occasione,
pagate e vi sarà dato
un sole di cartone"

sabato 13 ottobre 2007

Pensieri (k)Attivi 006

Cliccando sull'immagine in alto potrete leggere (in versione JPEG) il 6° numero di Pensieri (k)Attivi.
E' un piccolo giornalino redatto dall'associazione Pensiero Attivo (pensieroattivo@gmail.com) di Ferrandina (ho la tessera n° 17, più per solidarietà che per impegno fattivo... praticamente nullo). Si tratta, comunque, di ragazzi che conosco e a cui voglio dare visibilità.
Dicevo in un precedente post che il mio paese sta cercando di uscire faticosamente dal letargo.
Ecco, questo è uno dei tentativi.

Fascista!

Dopo aver insultato Rita Levi Montalcini, Francesco Storace, già ministro del governo Berlusconi, denigra niente meno che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Mi affido alle parole impeccabili del mio Presidente della Camera, Fausto Bertinotti:

La dichiarazione del senatore Storace è incompatibile con la civiltà politica. La questione che si pone non è di buona educazione, essa investe i fondamenti della convivenza civile della Repubblica. La Costituzione repubblicana, non a caso nata dalla lotta di liberazione contro il fascismo, attribuisce al Capo dello Stato il ruolo di garante e rappresentante della Repubblica. Tutta la Costituzione materiale che ne è seguita in tutti questi anni, ha sempre coerentemente consentito che anche le posizioni del Presidente della Repubblica potessero essere criticate. Mai ne ha permesso l'oltraggio e il vilipendio. Con le sue affermazioni Storace si configura come estraneo allo spirito della Repubblica. Giorgio Napolitano questo spirito ha interpretato e interpreta, guadagnandosi il rispetto di tutti ed essendo da tutti riconosciuto come il Presidente della nostra Repubblica. Interpretando adeguatamente questo suo alto magistero, il Presidente della Repubblica ha difeso una personalità di livello mondiale coma la senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Contemporaneamente ha espresso il rispetto che una civiltà deve ai suoi anziani e il rispetto che nella civiltà tutti debbono alle fisiche fragilità. Il Capo dello Stato conosce i canoni della civiltà e il dettato di questa Repubblica di cui è stato uno dei costruttori. Storace no.

venerdì 12 ottobre 2007

Tutto il mondo è paese?

Esiste un paese in collina che, se solo negli ultimi decenni avesse dato più attenzione al restauro e alla tutela dei suoi beni architettonici, oggi avrebbe, forse, uno dei centri storici più belli d'Italia.
Esiste un paese che, nonostante la sua favorevolissima posizione geografica, non riesce ancora a porsi come forte polo di attrazione.
Esiste un paese in cui la coltura più pregiata delle sue terre non viene adeguatamente valorizzata.
Esiste un paese che credeva di aver trovato prosperità e sviluppo e invece si ritrova con malattie, cassa integrazione e disoccupazione.
Esiste un paese in cui la forma dell'apparire è più importante della sostanza dell'essere.
Esiste un paese in cui l'antipolitica c'è da molti anni prima di Beppe Grillo e in cui, nel secolo delle ideologie, destra e sinistra non hanno mai contato realmente... solo una grande zona grigia di clientelismo democratico-cristiano.
Esiste un paese in cui per esorcizzare la noia si ricorre spesso all'alcol, alla droga o al sesso.
Esiste un paese in cui i giovani che rimangono o sono già vecchi o sono ribelli o si sentono incompresi.
Esiste un paese in cui generalmente l'associazionismo, se non viene soffocato prima, non riesce comunque ad avere un respiro extracomunale.
Esiste un paese senza classe dirigente, dove non esistono professionisti di spicco, dove non esistono veri imprenditori che investono e producono ricchezza per i propri concittadini, dove per trovare una candidatura a sindaco si è dovuti ricorrere ad un volenteroso emigrato in pensione.
Esiste un paese che cerca molto faticosamente di uscire dal letargo.
Esiste un paese chiamato "il paese dei venti, dei lamenti e dei tradimenti".
Esiste un paese fatto, al netto delle mie forzature, più o meno, così.

Il mio interrogativo è:
tutto il mondo è paese o c'è davvero un "caso Ferrandina" tutto ancora da risolvere?

martedì 9 ottobre 2007

Fuori dalla rete per la Birmania!

Aspettavo solo il programma definitivo per annunciarvi che alcuni blogger lucani hanno organizzato una manifestazione di solidarietà per la Birmania che si terrà a a Potenza, sabato 13 ottobre.
Io dal mio blog posso solo invitare ad una massiccia partecipazione.
La mobilitazione che era solo virtuale si è concretizzata: un ottimo esempio di come la rete possa servire a dar vita a relazioni sociali reali.
Di seguito la locandina dell'evento e la vignetta di Giulio Laurenzi.
Per maggiori e più aggiornate informazioni vi invito a seguire il blog di SirDrake.

Mille anni che sto qui

Ho finito di leggere, con una voracità per me assolutamente inusuale, il libro vincitore del Premio Campiello 2007, Mille anni che sto qui, della scrittrice lucana Mariolina Venezia.
E' un grande romanzo che nasce da un progetto veramente ambizioso e per questo ancora più da apprezzare: ricostruire e raccontare l'epopea di una famiglia lucana, dall'unità d'Italia al crollo del muro di Berlino, passando per il brigantaggio, le grandi guerre, la lotta per le terre, l'emigrazione, l'industrializzazione, i tempi della contestazione, la lotta armata... Sullo sfondo Grottole, il Sud arretrato e magico, la civiltà contadina, la morale cattolica, le abitudini piccolo borghesi...
Piccole storie nel fluire della grande Storia.
E' un viaggio o, meglio, una fuga alla ricerca di un'identità, di una memoria.
A tratti divertente, spensierata, surreale, volgare, crudele, dura, è anche epopea di sentimenti,
raccontata attraverso la sensibilità femminile.
L'impianto narrativo sembra in bilico tra una moderna fiction televisiva in costume e una rigorosa ricerca antropologica. Sospeso tra le fantasie grottesche de Il favoloso mondo di Amelie e il neorealismo di Cristo si è fermato ad Eboli.
Gli unici difetti che mi sento di rilevare sono un'eccessiva enfasi retorica nel descrivere alcune situazioni e l'indugiare forse troppo su atmosfere da romanzo rosa. In confronto alla complessità e alla potenza visionaria dell'opera, mi sembrano, però, rilievi trascurabili.
Nel libro è scritto:
"Non è facile raccontare questa storia a chi non conosce la valle del Basento, il cielo celeste come i colori a matita dei bambini, i pendii che il grano rende verdi a primavera e gialli d'estate, i fuochi nelle stoppie, i tralicci per l'estrazione del petrolio, i paesi agonizzanti sulle colline, il volo del nibbio."
E' vero, è così... Il romanzo naturalmente si rivolge a tutti ma solo chi viene da quei paesi può sentire fino in fondo quegli odori, può
riconoscere quei colori o ascoltare l'eco di quelle voci... Ricordi che più allontani dalla mente e più ti rimangono dentro, e nei quali Mariolina Venezia ha saputo senz'altro scavare.

lunedì 8 ottobre 2007

A scuola da Zapatero

Con il nuovo anno scolastico in Spagna, per 1 ora nella scuola primaria e 2 nella secondaria, si studia una nuova materia: Educazione alla Cittadinanza e ai Diritti Umani.
Già solo il nome è bellissimo...
Il programma? "Il rispetto e la conoscenza dei diritti umani, le istituzioni democratiche, la tolleranza nei confronti della diversità culturale e l’analisi critica delle informazioni".
La Chiesa e la destra popolare protestano ma la riforma laica di Zapatero è ormai avviata con il solito piglio decisionista, con quel socialismo che definirei quasi ineluttabile...
E noi quando ci arriveremo? Quando capiremo l'importanza della scuola pubblica nella formazione del cittadino? E, soprattutto, la sinistra italiana avrà mai un giorno la forza di liberarsi dagli intralci dei Mastella, delle Binetti, dei Fioroni?

domenica 7 ottobre 2007

Rimpianti

Oggi dovevo partecipare alla Marcia della Pace Perugia-Assisi.
All'ultimo ho deciso di non andarci. Mi ha fermato l'instabilità meteorologica, la minaccia di pioggia...
La pigrizia, come troppo spesso mi accade ultimamente, ha preso il sopravvento. Ho preferito il relax di una domenica d'inizio autunno alla fatica di una manifestazione.
Ora sto qui a mangiarmi le mani, a vedere le immagini di gente felice che manifesta e a testimoniare solo virtualmente la mia solidarietà.

venerdì 5 ottobre 2007

Censure

Sono stato espulso dall'unica community virtuale del mio paese (che non linkero per non farle pubblicità). Hanno bloccato il mio account impedendomi di leggere e scrivere sul forum.
Ho dato del fascista e dell'ipocrita ad uno degli amministratori. L'ho fatto in un topic in cui sono accadute cose molto più gravi.
Non starò qui a spiegare gli eventi nei particolari perchè,
oltre ad essere un esercizio inutile, è impossibile riuscirci.
Questa è più che altro una necessaria comunicazione di servizio per tutti gli utenti di quel sito che non mi leggeranno più lì e che per caso si trovassero a passare da queste parti.
Inoltre il mio vuole essere un invito a boicottare quella community e a prendere coscienza del fatto che Ferrandina non merita che il rilancio culturale e tecnologico finisca in quelle mani e in quelle menti.
Chi vuole capire, capisca...

giovedì 4 ottobre 2007

Free Burma!


Free Burma!
La mobilitazione continua...

Nel giorno di San Francesco, il santo-poverello patrono d'Italia e nella settimana della pace che culminerà domenica nella marcia Perugia-Assisi, è cosa buona e giusta continuare a mostrare solidarietà ai monaci buddisti birmani.
Da agnostici, da laici, da credenti o semplicemente da uomini civili...

martedì 2 ottobre 2007

Blog lucani per la Birmania e non solo

Questa è la vignetta di Giulio Laurenzi che oggi è stata pubblicata sul Quotidiano della Basilicata. E' il suo omaggio alla causa birmana e alla relativa mobilitazione della blogosfera lucana.
Ci sono anche io, c'è Nicola, c'è Astronik, c'è Radiopalomar, c'è SirDrake, c'è Sergio, ci sono tutti quelli con cui, negli ultimi tempi, attraverso questo strumento, sto allacciando rapporti basati sullo scambio di opinioni, di pareri e di saperi.
Sono contento di questa nuova forma di partecipazione che mette in moto le intelligenze e le creatività, sono contento dell'uso consapevole che si può fare di internet, sono contento di far parte di questa rete.

E sotto il video dal TGR Basilicata del 28 settembre condotto da Alfredo Di Giovampaolo sulla mobilitazione della blogosfera lucana per la Birmania:

lunedì 1 ottobre 2007

Basilicata per la legalità

Voglio dare diffusione attraverso il mio blog ad una manifestazione organizzata dall'associazione Libera (Basilicata), sperando che ciò possa contribuire ad una maggiore sensibilizzazione:

LA BASILICATA INSIEME PER LA LEGALITA'
Manifestazione regionale di associazioni, gruppi, movimenti, singoli cittadini alla ricerca delle verità

Giovedi 4 ottobre 2007 - ore 20.00
Aula Quadrifoglio
Università degli Studi della Basilicata
Rione Francioso, Potenza

In collegamento televisivo con la trasmissione ANNO ZERO, di Michele Santoro, su RAI 2.

Tutto può essere ricondotto al "caso De Magistris": io non aggiungo altro al post preciso e puntuale di Astronik.