venerdì 31 ottobre 2008

Botanica dei sentimenti

Credo che bisogna annaffiare le piante che danno frutti perchè anche le rose, come le viole, sfioriscono.
Nello stesso tempo bisogna fare attenzione che i frutti non siano troppo maturi.

mercoledì 29 ottobre 2008

Pinocchio

Ora i soloni dell'informazione italiana ci racconteranno che è la solita storia dei soliti facinorosi di destra e di sinistra che si menano per fare a gara a chi riesce a strumentalizzare il movimento studentesco. Ora ci spiegheranno che si tratta dei soliti fanatici prigionieri delle ideologie.
No! Non è così! Vi diranno bugie!

La verità, l'unica, è che ad un certo punto della manifestazione è arrivata una squadra di fascisti di Blocco Studentesco, nota organizzazione universitaria, che ha cominciato a picchiare e provocare per prendere la testa del corteo. Fascisti arrivati ad una protesta pacifica armati di spranghe tricolori. Fascisti lasciati arrivare lì dalla polizia inerme nonostante l'allarme del resto degli studenti.
Il resto è una rissa tra chi ha attaccato vigliaccamente e chi ha voluto difendersi anche con la forza.
Intanto il decreto Gelmini è diventato legge: si tornerà al maestro unico e ci saranno tagli enormi al sistema dell'istruzione pubblica.
Questi altri bugiardi di centrodestra fanno credere di voler "modernizzare" il Paese (uno dei termini più orribili che la lingua italiana abbia prodotto).
In realtà, lo stanno distruggendo.

sabato 25 ottobre 2008

Non si potrà mai fare

Lo dicevo in un SMS ad un amico: aspettare il comizio di Veltroni ascoltando Max Pezzali e Fabrizio Moro è stata una delle cose più brutte delle mia vita.
Per fortuna a parziale rimedio c'è stato anche l'intermezzo dell'Orchestra di Piazza Vittorio.
Questa la premessa...
Ebbene si, sono stato costretto ad andare alla manifestazione del PD al Circo Massimo.
Ho ascoltato uno studentello inkazzato, un'operaia sindacalizzata "ma anche" un'imprenditrice rampante-progressista e mi sono sorbito pure l'intervento di una poliziotta sindacalista...
Per fortuna
a parziale rimedio c'è stato anche l'intermezzo di Crocetta, simbolo dell'antimafia, sindaco di Gela, gay ed ex-comunista, passato da pochi giorni al PD (e mi è venuto da piangere quando ho realizzato questo passaggio).
Poi ha parlato Lui, quello cha ha straperso le elezioni e che ha regalato Roma alla destra. Ho ascoltato le parole "Italia", "Paese", "bello", "migliore", "possiamo", "grazie", "tutti", "forze dell'ordine" centinaia di volte...
A tratti mi sono annoiato, il discorso è stato troppo lungo e privo di pathos tranne quando Water ha attaccato il modello culturale televisivo di Berlusconi che effettivamente è stato un bel passaggio.
Sul palco lo stato maggiore del PD; negli schermi sullo sfondo di Veltroni si vedeva perfettamente la sagoma di D'Alema e ho pensato che "Baffino" è intelligente anche a prendersi la posizione giusta.
Infine ho visto sventolare milioni di bandiere biancorossoverdi quando tutti insieme hanno cantato l'Inno di Mameli.
Io intanto pensavo alle bandiere rosse, a Bella Ciao, all'Internazionale e mi è venuto di nuovo da piangere.
Sono tornato a casa dopo aver spintonato tra l'enorme folla. A piedi. Ha cominciato a diluviare. E non avevo l'ombrello...
Piove governo ladro!

venerdì 24 ottobre 2008

La protesta è politica!

In questi giorni c'è un grande fermento contro il decreto Gelmini: manifestazioni, proteste, "okkupazioni", dibattiti, titoloni, alcuni che rievocano esageratamente il '68...
La cosa che mi ha colpito di più è che molti studenti si affannano a ribadire che la protesta non è politica, che la destra e la sinistra non c'entrano niente, che i partiti non devono intromettersi e via con l'armamentario caro a tanti professionisti dell'antipolitica.
Come se tutti dimenticassero all'improvviso che questa riforma è stata voluta e approvata da una maggioranza di destra, che Berlusconi capo di un governo di destra la difende a spada tratta (con la spada che si trasforma in manganello), che la Gelmini è una degli esponenti principali di Forza Italia in Lombardia... La politica c'entra come sempre perchè ineluttabilmente è nelle cose, nelle scelte, negli orizzonti, nelle strategie.
Ecco... le battaglie degli studenti sono sacrosante ma questa ipocrisia di fondo non mi piace e la considero una debolezza grave del movimento.

domenica 19 ottobre 2008

Legalite'? No! Egalite'!

Sono uno dei pochi italiani che non ha letto nè visto Gomorra ma l'impatto mediatico dell'opera è stato così forte che posso riconoscere allo scrittore campano grande coraggio e un forte senso civico nella sua azione di denuncia.
Ciò detto, lui non mi piace: sembra troppo perfetto per essere vero, usa sempre i tempi e i toni giusti nei suoi interventi, recita perfettamente il ruolo dell'eroe buono in un mondo di cattivi, mai sopra le righe, mai un tentennamento, una debolezza, una gaffe, un errore, un risentimento...
C'è insomma qualcosa che a pelle non mi convince: sarà semplicemente perchè, come sempre, mi piace complicarmi la vita.
Invece è facile stare dalla parte di Saviano: anche Schifani, avvocato di mafia, sta dalla parte di Saviano, anche i fascisti sono dalla parte di Saviano, anche i celerini che picchiano i manifestanti sono dalla parte di Saviano, anche Simona Ventura e Maria De Filippi sono dalla parte di Saviano...
Anche io sto dalla parte di Saviano ma con questa compagnia sono molto a disagio.
Poi in generale questi discorsi fini a se stessi sulla legalità, su "quanto siamo belli e fighi ad essere uniti contro la mafia" non mi hanno mai convinto molto: senza giustizia sociale, senza uguaglianza, senza libertà di emancipazione non può esserci legalità.
Naturalmente non vale il contrario... e allora avrei preferito che l'indignazione dell'opinione pubblica (spesso pilotata) oltre che contro la criminalità e il malaffare si rivolgesse soprattutto verso le morti sul lavoro, verso i salari da fame, i capitalisti senza scrupoli, i razzismi vecchi e nuovi.
Forse va bene anche così, forse non bisogna fare una graduatoria delle indignazioni, che da qualche parte bisognerà pure cominciare, ma a me, che sono un caso difficile, non basta...

venerdì 17 ottobre 2008

Filastrocca nana del ritorno

Nel giardino di un seminterrato del cortile del mio palazzo ci sono i nani da giardino.
Oltre ad odiare i seminterrati, odio i nani da giardino.
In realtà odio proprio i nani: mi fanno pensare a Brunetta e Berlusconi.