venerdì 7 novembre 2008

Cronaca di una morte desiderata

Volevo tenere ancora per un pò il post che celebra la vittoria di Obama ma preferisco scriverne un altro perchè fra qualche mese, qualche anno voglio ritornarci e rileggerlo per non dimenticare.

Premessa:
E' il giorno successivo alla storica vittoria di Obama, primo nero alla Presidenza degli USA. L'opinione pubblica mondiale è in fermento. Intellettuali e opinionisti di tutto il mondo si interrogano sul futuro del pianeta. Ci sono festeggiamenti dappertutto. Il Kenia vuole cambiare nome in Obamaland. La copia originale del New York Times si vende su ebay a 300 dollari. Mandela scrive una splendida lettera ad Obama. Il contesto, insomma, è questo...

Berlusconi al vertice ufficiale italo-russo di Mosca:
"Barack Obama? Giovane, bello e abbronzato".

Dopo le reazioni indignate del centrosinistra seguono le prevedibili controreazioni del centrodestra:

Capezzone, portavoce di Forza Italia:
"Penso a quanto sia desolante questa sinistra, che non sa più a cosa attaccarsi pur di criticare ogni giorno Berlusconi. Chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale, sa che le parole di oggi del nostro Premier sono state pronunciate in un contesto di positività, di simpatia personale e politica, di elogio e di ammirazione per il neoeletto Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Negare questo, e cercare disperatamente di montare una campagna mediatica, è indice del livello avvilente di polemica, di livore e di negatività a cui è giunto il chiacchiericcio politico italiano”.

Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa:
‘’Obama abbronzato? Mah! Io preferisco la Rula... E' stata una battuta, detta li’ per scherzo. Non avra’ alcune conseguenza’’.

Rotondi, Ministro per l'Attuazione del Programma:
''La sinistra sbaglia ad attaccare Silvio sull'abbronzatura di Obama: c'è una teoria psicologica per cui fondamento del razzismo e' l'invidia dei bianchi per un colore più gradevole".

Gasparri, capogruppo al Senato del PDL:
"E' noto a tutti che Berlusconi ama molto le battute. L'ho sentito nei mesi passati parlare molto bene di Obama e le sue battute vanno prese sotto il profilo di una 'offensiva' della simpatiae non come una volontà di insultare che non gli appartiene".

Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del PDL:
''Il presidente Berlusconi ha fatto chiaramente una battuta di spirito rivolta sia a Medvedev che a Obama. Alcuni esponenti della sinistra, che hanno una visione tetra della vita, stanno scatenando una tempesta in un bicchier d'acqua".

Infine di nuovo Berlusconi, Presidente del Consiglio:
"Se non hanno il sense of humour allora vuol dire che gli imbecilli sono scesi in campo, che se ne vadano a...".
"Perchè? C'è qualcuno che ha obiettato? Uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Se uno vuole prendersi una laurea pubblica, ogni occasione è buona. Io mi sono veramente rotto e dico tutto quello che penso".

Ecco... io a vivere in un Paese governato da queste persone qui non ce la posso fare.
Quale soluzione, oltre le bestemmie, senza ricorrere alla violenza?
Io credo che a questo punto lo scontro non sia più politico, non è questione di destra e sinistra, io rispetto chi può avere un'idea diversa dalla mia in materia economica e sociale ma qui è uno scontro fra persone civile e incivili. E' una questione morale. E allora io penso che ognuno nel suo piccolo possa fare una cosa: eliminare qualsiasi contatto con qualunque persona, anche amici, che abbia votato il centrodestra di Berlusconi. Si inizia così, dalla sfera privata, facendo capire al prossimo che non ci può essere nessuna collusione, nessuna contiguità con certi personaggi. Bisogna costruire un muro, una barriera tra noi e loro, tracciare un confine netto, non solo politico ma umano, tenerli isolati, in gabbia, lontani e riconoscibili.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

per poter attuare un piano di questo tipo dovrei prima di tutto fare due cose:
1. fuggire da casa, cambiare numero, sparire
2. dare le dimissioni

ora, a parte il versante pratico, che volendo, potrebbe essere fattibile, e partendo dal presupposto che chi ha votato "l'impresentabile" ci ha precluso ogni possibile evoluzione etica, culturale, sociale, politica ed economica, io credo che questo tipo di atteggiamento possa generare un'implosione pericolosa dovuta alla totale assenza di confronto...
è un'ipotesi, ma la chiusura non credo sia la soluzione ideale.
Potrai obiettare dicendo che neanche una certa forma di apertura ha portato a dei risultati concreti, ma noi siamo più deboli, come individui intendo, non abbiamo un potere che ci permette di massificare opinioni e priorità. Una totale chiusura ci renderebbe ancora più deboli, sminuirebbe la volontà, causa scatenante del cambiamento.
Comprendo la delusione, la rabbia, il risentimento, ma voglio insistere per non morire.

Anna

Anonimo ha detto...

Bravo Red.....non temere che non sei solo.
jaccaranda