mercoledì 14 marzo 2007

Vite parallele

Eccomi di ritorno dal "borgo". La sensazione è sempre quella: quella di una vita doppia, parallela, spezzata. Da un lato il senso di appartenenza ad una comunità, il dialetto, la noia "paesana", il focolare, i sapori e gli odori genuini, le facce sempre troppo uguali, i lamenti, i ricordi... dall'altro il senso di appartenenza al mondo, l'incrocio di razze, la solitudine metropolitana, l'indipendenza, le facce sempre troppo diverse, le possibilità, i progetti...
Mondi collegati dai binari di un treno in 5 ore di viaggio.
Nascono così stati d'animo contorti, difficili, intimi; dicotomie che formano il carattere, che arricchiscono. Fra malinconia e ricerca di emancipazione.


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