venerdì 16 maggio 2008

San Lorenzo - Roma

Dopo la svolta inattesa e destabilizzante della mia vita, una delle cose che mi manca di più è il quartiere in cui ho abitato per tanti anni.
Si può sentire la mancanza di un pezzo di città? Sì, quando quel tessuto urbano ha un'anima.
Sono pochi i quartieri romani che se ne possono vantare. San Lorenzo, a Roma, un'anima ce l'ha. Sporca, stravagante, persa, vitale, creativa, distratta, ludica, irrispettosa, cordiale, popolare, questa è l'anima caleidoscopica di un quartiere che sente il peso della sua storia difficile, contorta e dolorosa.
E' come se qui la città avesse un'energia sotterranea che gli deriva forse dai suoi giovani, universitari, fuorisede, artisti, sbandati e che scorre placida nonostante le speculazioni mercificatorie di un mondo che va altrove.
Io questa energia l'avverto ogni volta che sono lì, sento il suo respiro, il suo alito pesante.
Un quartiere paradossale di splendide imperfezioni: a misura d'uomo ma non per tutti gli uomini...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissima descrizione del quartiere. Ci siamo tornati sabato sera dopo alcuni anni e ho pensato al tuo post. S.Lorenzo è un quartiere unico. Io ci ho passato i quasi dieci anni di vita universitaria.

Se capisci il catalano, prova a leggere il post che le ha dedicato Marieta:
http://blocs.mesvilaweb.cat/node/view/id/83328