venerdì 23 maggio 2008

Siamo tutti clandestini

Io scappo dal mio Paese perchè c'è la guerra, arrivo in Italia e commetto reato.
Io scappo dal mio Paese perchè c'è la dittatura, arrivo in Italia e commetto reato.
Io scappo dal mio Paese perchè non mangio, arrivo in Italia e commetto reato.
Io scappo dal mio Paese perchè non posso sfamare la mia famiglia, arrivo in Italia e commetto reato.
In Italia, Paese di emigrazioni storiche.

Il loro concetto di legalità mi fa rabbrividire. La loro morale ipocrita mi fa vomitare.
Sono gli stessi che vanno in chiesa la domenica, che fanno finta di pregare un Signore misericordioso, che si scambiano il segno di pace.

Dove stiamo finendo? Dov'è Dio?

Eloì, Eloì, lemà sabactàni.
Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Così mi rendo conto di quanto la tanto decantata "modernità" non sia che un concetto troppo relativo per rappresentare un progetto per il futuro o una strada da percorrere!
Cosa erano la maggior parte delle metropoli nell'800 e nel primo 900 se non centri multietnici? Un coacervo di culture, lingue, credi religiosi?

Come siamo ridotti? A farci la guerra tra vicini di casa mentre i veri nemici si spartiscono quelle risorse che per principio dovrebbero essere di tutti...

Ciao da Ferranda...Amelie

Anonimo ha detto...

BERLUSCO: facciamo un soper campo momadi e un super centro di seconda accoglienza a ferrandina si tutti a ferrandina a spesse del comune di ferrandina.