Pessimismo dell'intelligenza
E' difficile essere di sinistra. E' ancora più difficile essere comunista nel 2007.
Con la crisi delle ideologie, in una società senza valori, in un mondo in cui il pensiero unico è largamente dominante, provare a spiegare che esistono uomini che ancora credono e si battono per un'idea antica di giustizia sociale e umana sembra eresia.
Tutti stanno lì a prenderti le misure, a giudicare il tuo stile di vita, a valutare con il bilancino il tuo grado di coerenza, ad accusarti di anacronismo, di fanatismo, tutti nel loro dorato individualismo a spiegarti che non sei moderno, che devi arrenderti, tutti con le formule giuste in mano a farti vedere come si fa, salvo poi scaricare le colpe per una soluzione che non arriva mai, tutti che compatiscono i tuoi sogni. Nei loro discorsi da sedicenti uomini liberi in fondo non conti perchè di mezzo c'è l'ideologia e l'ideologia, oggi, fa paura.
Puoi provare a spiegarti, a farti capire, ad offrire la pazienza dei ragionamenti ma non serve: il pre-giudizio politico prende il sopravvento e sei condannato in eterno ad un'etichetta che ti esclude dal loro mondo di benpensanti, un mondo che in realtà poi va a rotoli.
E' speranza o rimpianto sapere che non è stato sempre così e che le ideologie hanno avuto la forza di cambiare la storia degli uomini?
Con la crisi delle ideologie, in una società senza valori, in un mondo in cui il pensiero unico è largamente dominante, provare a spiegare che esistono uomini che ancora credono e si battono per un'idea antica di giustizia sociale e umana sembra eresia.
Tutti stanno lì a prenderti le misure, a giudicare il tuo stile di vita, a valutare con il bilancino il tuo grado di coerenza, ad accusarti di anacronismo, di fanatismo, tutti nel loro dorato individualismo a spiegarti che non sei moderno, che devi arrenderti, tutti con le formule giuste in mano a farti vedere come si fa, salvo poi scaricare le colpe per una soluzione che non arriva mai, tutti che compatiscono i tuoi sogni. Nei loro discorsi da sedicenti uomini liberi in fondo non conti perchè di mezzo c'è l'ideologia e l'ideologia, oggi, fa paura.
Puoi provare a spiegarti, a farti capire, ad offrire la pazienza dei ragionamenti ma non serve: il pre-giudizio politico prende il sopravvento e sei condannato in eterno ad un'etichetta che ti esclude dal loro mondo di benpensanti, un mondo che in realtà poi va a rotoli.
E' speranza o rimpianto sapere che non è stato sempre così e che le ideologie hanno avuto la forza di cambiare la storia degli uomini?
11 commenti:
Pessimisti con l'intelligenza,
ottimisti con la volontà. E' quantomeno necessario...
Ma quando mai le ideologie hanno cambiato la società? Ma come è bello parlare per slogan e luoghi comuni!
Vi rende così frivoli nel vostro credere di essere impegnati!
Andate a lavorare davvero, così vedete cosa significa lavorare e forse le vostre lotte (ma quando mai avete lottato?) avranno un altro significato.
Gianpasquale Santoro
(Bracciante agricolo, 27 anni)
.....non ti curar di loro!!!!!!!!!!!!ORGOGLIOSO DI ESSERE COME SONO e COME SIAMO......fuori da tempo e storia.....anacronistici....addirittura ancora comunisti.....ideologia!!!!!!!!!è forse meglio il loro moderno PRODUCI CONSUMA CREPA????????
Difficilissimo professare la fede di sinistra. Molto, molto difficile......
Ultimamente c'è sempre un commento stonato e oserei dire inopportuno e frivolo nei post di Red... questa volta si firma Gianpasquale vattelappesca... vabbè! ognuno sceglie di essere quello che vuole! Chi sono io per giudicare?!? Appunto penso che nessuno abbia il diritto di ergersi a paladino delle onestà intellettuali e puntare il dito contro gli altri. Che ne sai tu se "noi" (che poi vorrei capire chi sono questi noi, a chi ti riferisci?!?) abbiamo mai lavorato?!? Sarai pure bracciante agricolo, ma ti posso assicurare che il lavoro non è solo spostare i sassi e tenere la zappa in mano. Lavoro è anche quello intellettuale di chi studia, e questo non lo scopro certo io oggi! Non penso che Albert Einstein abbia mai arato un campo eppure credo che abbia lavorato più di molti altri, te e me compresi.
Marx e la sua parabola ha confuso le idee della gente ed ha allontanato l'uomo dal suo vero scopo, quello filosofico di conoscere se stesso.
Marx ha illuso gli uomini e qualcuno sentendosi superiore (la classe dirigente) si è innalzato a pensare per gli altri ed ad imporre la sua moralità.
L'uomo è libero.
Ps. Complimenti per il blog, sono arrivato per caso, ciao.
aracné...perché definisci stonato un commento che è semplicemente diverso da quelli che sono i tuoi canoni?
e poi lo sai che anche chi studia deve produrre qualcosa, devi imparare ancora molto...piccolo lord.
Ugo Sanchez
(studente di filosofia)
Lo definisco stonato perchè io, piccolo lord, e tutti gli amici di Red usiamo un'univoca identità per esprimere un pensiero che può essere più o meno condivisibile, ma che appartiene univocamente ad ognuno di noi. Ci prendiamo la responsabilità di dire quello che pensiamo e diciamo: e personalmente penso che la produttività nello studio si manifesta a lungo termine, caro maestro filosofo borioso; tanto e vero che molti scienziati che apparentemente non avevamo prodotto niente, hanno dato un contributo eccezionale alla scienza che si è manifestato tale solo successivamente.
p.s.
sicuramente devo imparare moltissimo ancora, non posso che definirmi ignorante se penso all'enormità dello scibile umano. E non c'era proprio bisogno che me lo dicessi tu, anche se forse invece sai già tutto!
Non dico che chi studia non lavora, ma e' facile parlare di difesa dei lavoratori, di diritti dei precari quando non si e' mai lavorato e non ci si e' mai svegliati alle 4 e 30 per andare a raccogliere le pesche.
E' come se parlasse di sesso chi non ha mai copulato!
Gianpasquale Santoro
Quindi la lotta al precariato va condotta solo dai lavoratori perchè a differenza loro, lo studente non è mai andato nei campi o in fabbrica a lavorare e per questo motivo il problema del precariato non dovrebbe riguardarlo.
Che stupore sentir parlare ragazzi studenti che difendono la classe operaia...
E' da un pò di tempo che mi soffermo a leggere dei commenti nel tuo blog che non centrano molto con i temi che hai più a cuore.
Ci conosciamo da tempo , sò che significato ha per te il blog e sò soprattutto quello che ci metti di tuo nelle cose che scrivi ... tante volte non sò se lasciare un commento o meno perchè credo che il bello di un pensiero scritto su questo blog esiste solo per il fatto di poterlo leggere e pensare.
...mi piacerebbe che ci fosse un pò più di pulizia e rispetto per le cose altrui, perchè chi perde tempo a scrivere accuse contro la gente non merita di entrare in casa tua ...mi sembra che non siamo in un forum qualsiasi (per come la vedo io!)
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