Tutto il mondo è paese?
Esiste un paese in collina che, se solo negli ultimi decenni avesse dato più attenzione al restauro e alla tutela dei suoi beni architettonici, oggi avrebbe, forse, uno dei centri storici più belli d'Italia.
Esiste un paese che, nonostante la sua favorevolissima posizione geografica, non riesce ancora a porsi come forte polo di attrazione.
Esiste un paese in cui la coltura più pregiata delle sue terre non viene adeguatamente valorizzata.
Esiste un paese che credeva di aver trovato prosperità e sviluppo e invece si ritrova con malattie, cassa integrazione e disoccupazione.
Esiste un paese in cui la forma dell'apparire è più importante della sostanza dell'essere.
Esiste un paese in cui l'antipolitica c'è da molti anni prima di Beppe Grillo e in cui, nel secolo delle ideologie, destra e sinistra non hanno mai contato realmente... solo una grande zona grigia di clientelismo democratico-cristiano.
Esiste un paese in cui per esorcizzare la noia si ricorre spesso all'alcol, alla droga o al sesso.
Esiste un paese in cui i giovani che rimangono o sono già vecchi o sono ribelli o si sentono incompresi.
Esiste un paese in cui generalmente l'associazionismo, se non viene soffocato prima, non riesce comunque ad avere un respiro extracomunale.
Esiste un paese senza classe dirigente, dove non esistono professionisti di spicco, dove non esistono veri imprenditori che investono e producono ricchezza per i propri concittadini, dove per trovare una candidatura a sindaco si è dovuti ricorrere ad un volenteroso emigrato in pensione.
Esiste un paese che cerca molto faticosamente di uscire dal letargo.
Esiste un paese chiamato "il paese dei venti, dei lamenti e dei tradimenti".
Esiste un paese fatto, al netto delle mie forzature, più o meno, così.
Il mio interrogativo è:
tutto il mondo è paese o c'è davvero un "caso Ferrandina" tutto ancora da risolvere?
Esiste un paese che, nonostante la sua favorevolissima posizione geografica, non riesce ancora a porsi come forte polo di attrazione.
Esiste un paese in cui la coltura più pregiata delle sue terre non viene adeguatamente valorizzata.
Esiste un paese che credeva di aver trovato prosperità e sviluppo e invece si ritrova con malattie, cassa integrazione e disoccupazione.
Esiste un paese in cui la forma dell'apparire è più importante della sostanza dell'essere.
Esiste un paese in cui l'antipolitica c'è da molti anni prima di Beppe Grillo e in cui, nel secolo delle ideologie, destra e sinistra non hanno mai contato realmente... solo una grande zona grigia di clientelismo democratico-cristiano.
Esiste un paese in cui per esorcizzare la noia si ricorre spesso all'alcol, alla droga o al sesso.
Esiste un paese in cui i giovani che rimangono o sono già vecchi o sono ribelli o si sentono incompresi.
Esiste un paese in cui generalmente l'associazionismo, se non viene soffocato prima, non riesce comunque ad avere un respiro extracomunale.
Esiste un paese senza classe dirigente, dove non esistono professionisti di spicco, dove non esistono veri imprenditori che investono e producono ricchezza per i propri concittadini, dove per trovare una candidatura a sindaco si è dovuti ricorrere ad un volenteroso emigrato in pensione.
Esiste un paese che cerca molto faticosamente di uscire dal letargo.
Esiste un paese chiamato "il paese dei venti, dei lamenti e dei tradimenti".
Esiste un paese fatto, al netto delle mie forzature, più o meno, così.
Il mio interrogativo è:
tutto il mondo è paese o c'è davvero un "caso Ferrandina" tutto ancora da risolvere?
2 commenti:
Esiste questo paese, ed è il mio paese... ed è mio dovere tornare al più presto in questo mio paese e lottare perchè sia anche qualcos'altro. In fondo glielo devo, mi ha visto crescere...
no...no.. Esiste un mondo che non sa guardare oltre... una mentalità che non sa crescere...una cultura imbavagliata dal potere...
In città puoi non accorgertene... Ma un paese puoi arrivare ad amarlo, puoi sentirlo veramente tuo... e perciò te ne accorgi.
No...no... non è solo Ferrandina. Pino Suriano
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